L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul Festival di Sanremo. La sovranità appartiene alla giuria demoscopica, che la esercita nelle forme e nei limiti del regolamento.
Nella vita posso sopportare molte cose. I bugiardi, gli arroganti, gli insensibili, i petulanti. Ma se c’è una categoria che proprio non riesco a digerire sono i detrattori di Sanremo. Quelli del “ma secondo te io potrei mai guardare quella robaccia? Io? Io che passo le mie serate a leggere il Capitale di Marx, a vedere pellicole del primo dopoguerra nel cinema d’essai sotto casa, io che ho solo amici di un certo spessore intellettuale, ecco, secondo te io potrei mai guardare la tv generalista?”. Quelli che tu guardi atteggiarsi a grandi luminari, pozzi di scienza e sofisticati intellettuali e l’unica cosa che vorresti fargli capire è che sì, possono anche conoscere tutta la fisica quantistica nei minimi particolari, saper dimostrare il teorema…
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