Eventi Società

Come asfaltare la Festa della Liberazione in poche semplici mosse

Una vergognosa organizzazione del 25 Aprile in Risiera di San Sabba ha impedito a centinaia di triestine e triestini di partecipare alle celebrazioni della Festa della Liberazione.

da Redazione (da un post di Giulia Massolino)

È stato davvero triste assistere oggi alla trasformazione di una giornata di Festa e di Memoria in un caos totale, proprio davanti al Monumento Nazionale della Risiera di San Sabba di Trieste. Una pagina vergognosa che avremmo preferito non leggere. Chiederemo conto di questo nelle sedi opportune, perché non deve capitare mai più. Il governo Meloni, la Prefettura di Trieste o chi per loro, hanno pensato bene di trasformare un momento solenne di commemorazione in una sorta di contrasto alla sommossa popolare, neanche si fossero presentati davanti al patrimonio storico di un momento tanto tragico degli ultras pronti a sfasciare uno stadio. Ecco le loro poche semplici mosse per asfaltare la Festa della Liberazione:

1. Nega l’autorizzazione a un corteo antifascista;

2. Distribuisci agenti in tenuta antisommossa in tutta la zona, bloccando strade e parcheggi;

3. Blocca l’accesso al Monumento Nazionale, facendo passare solo le autorità, poi fai entrare una manciata di persone, random, ogni mezz’ora, senza alcun criterio;

4. Metti una transenna a metà del piazzale, creando una zona deserta e un’altra zona con un affollamento mostruoso, senza badare a ogni norma di sicurezza (né al buonsenso);

5. Usa un impianto audio inadeguato, così che non si riesca a sentire neanche una parola da fuori (né dentro);

6. Per completare la ricetta, fai due, tre cariche di manganellate ai manifestanti che cantano e giocano a pallavolo, meglio se vicino ci sono anche bambini (“colpirne uno – anche a caso – per educarne cento”);

7. Per una riuscita perfetta, presta attenzione a non comunicare assolutamente niente (tantomeno all’Anpi presente);

Et voilà: hai rovinato alla perfezione la Festa della Liberazione!

di Riccardo Laterza

Una vergognosa organizzazione del 25 Aprile in Risiera di San Sabba ha impedito a centinaia di triestine e triestini di partecipare alle celebrazioni della Festa della Liberazione. Non penso si sia mai vista una situazione del genere: il piazzale interno tagliato in due dal cordone delle autorità, la polizia a presidiare l’entrata del monumento nazionale, nessuna indicazione chiara alle tante persone in attesa. All’interno la parte più ampia del piazzale, tagliata fuori dall’accesso al pubblico e semivuota.

Non è accettabile la giustificazione della presenza di un centinaio di persone che, legittimamente, avevano comunicato nei giorni scorsi l’intenzione di organizzare una manifestazione alternativa a quella ufficiale, e che sono state anche caricate dalla polizia. Chiederemo conto delle responsabilità di questa situazione con una domanda d’attualità in Consiglio Comunale. Il 25 Aprile è la festa di tutte le antifasciste e di tutti gli antifascisti, e con questa organizzazione le istituzioni hanno evidentemente impedito a tutte e tutti di festeggiare.

Per approfondire: https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2023/04/25/video/corteo_non_autorizzato_e_cordone_di_polizia_per_la_cerimonia_del_25_aprile_alla_risiera_di_trieste-12773465/


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