Il misterioso mistero dei libri introvabili che invece si trovano

di Giulio Mozzi. Un giorno sì e uno sì ricevo lettere del tipo: “Sto cercando il tale libro, non riesco a trovarlo da nessuna parte, tu che si un bibliofilo [non lo sono, ma passi] sapresti aiutarmi?”. La gran parte delle volte, nel giro di pochi minuti da quando leggo la lettera sono in grado di indicare dove il tale libro può essere acquistato. Pertanto, … Continua a leggere Il misterioso mistero dei libri introvabili che invece si trovano

L’impronta dell’editore

di Andrea Zanni Chi mi conosce, virtualmente o di persona, sa che io coltivo una particolare ossessione per Adelphi. Coltivo è un verbo esatto: ci spendo tempo, volontà e risorse, e col tempo ho sviluppato un certo mestiere e una certa competenza. Negli ultimi dieci anni ne ho letti circa 112, di Adelphi, e ne possiedo circa 280. Colleziono le prime edizioni dei primi numeri … Continua a leggere L’impronta dell’editore

Libri: storie di passioni, manie e infamie

di Giuseppe Marcenaro

fullsizeoutput_20cd

Sedimento pensato, casuale, insensato, memoria del mondo, labirinto di saperi… una biblioteca privata è anche l’autobiografia del suo proprietario. Del suo custode temporaneo.
Oggetto labilissimo – teme l’acqua, il fuoco, l’aria – il libro ha la forza di superare i secoli, trasferendosi da una biblioteca all’altra, da un padrone all’altro. In questi imprevedibili e improvvidi passaggi, sui volumi restano i segni di chi, nel tempo, in un modo o nell’altro, li ha risvegliati dalla loro impossibilità.
Il libro (non sempre) è fatto di idee allo stato puro sotto forma di scrittura. Ristà comunque silente, in una propria siderale lontananza. Vive soltanto quando viene aperto, quando le sue pagine sono esplorate. Quando viene letto. Funzione primaria. Ma non sempre è così. Spesso il suo distaccato fascino blandisce il collezionismo, viene reso attraente con sontuose legature. Ed è ovviamente assemblato a “far biblioteca” esibita. Si suppone che il custode di tanti libri sia un uomo colto, sapiente. Mai storia fu meno vera.
Libri, come la stratificazione dei libri di una biblioteca, è un intreccio di sensazioni, di solitarie esplorazioni. Dai libri evocati dal suo attuale custode affiorano storie, passioni, manie e anche infamie. Raccontare i libri è evoc continua a leggere…

In Giappone c’è una parola per descrivere chi accumula nuovi libri

da Redazione Downtobaker Spesso finiamo con il comprare libri che non riusciamo mai effettivamente a leggere. In Giappone esiste una parola per descrivere questo fenomeno: “Tsundoku“. Deriva dall’unione di due lemmi diversi: “tsunde” (cioè ‘impilare cose’) e “Oku” (ossia ‘lasciare lì per qualche tempo’). In realtà, come riporta il sito Quartz, un gioco di parole ha fatto sì che prima “Oku” diventasse “Doku” (cioè ‘lettura’) … Continua a leggere In Giappone c’è una parola per descrivere chi accumula nuovi libri