Due vite di Emanuele Trevi

di Matteo De Giuli La scrittura è un mezzo singolarmente buono per evocare i morti”, scrive Trevi. “Consiglio a chiunque abbia nostalgia di qualcuno di fare lo stesso: non pensarlo ma scriverne”. Il motivo è semplice. Quando scriviamo di un morto, il suo spettro si manifesta con una presenza ingombrante, quasi tangibile, e non in un debole miraggio, come può succedere invece in un sogno, … Continua a leggere Due vite di Emanuele Trevi

Il giudice e il suo boia di Friedrich Dürrenmatt

di Emanuele Zoppellari Perale Perché il male? A questa domanda, che attraversa e squarcia la letteratura del secolo mostruoso che è stato il Novecento come “sfida senza pari” (così la definiva Paul Ricoeur), tante risposte sono state tentate. Di tutte, quella di Friedrich Dürrenmatt resta una delle più scandalose e angoscianti. E se il male non fosse che un esperimento giocoso, una tenzone, un’empia scommessa sulla mera … Continua a leggere Il giudice e il suo boia di Friedrich Dürrenmatt

La perfezione di Cristina Campo

di Andrea Zanni Il profilo di un’autrice di culto, tesa tra poesia e contemplazione. Cristina Campo, o della perfezione” è il titolo della postfazione di Guido Ceronetti a Gli imperdonabili, uno dei libri più densi e belli del Novecento italiano. Si potrebbe dire un libro di saggi (“ma l’atroce parola saggistica non si avvicini con il suo laccio accalappiacani”), ma, ancora meglio, un libro di … Continua a leggere La perfezione di Cristina Campo

Il nostro posto nel mondo

di Matteo De Giuli Empatia, compassione, responsabilità: il rapporto tra gli uomini e il resto del mondo vivente secondo Carl Safina. Penso ai lupi di Yellowstone più o meno tutti i giorni”, mi dice Carl Safina. “Sono ancora in contatto con le persone che li studiano, mi danno piccoli aggiornamenti. La primavera scorsa, per esempio, alcuni discendenti dei lupi di cui parlo nel mio libro hanno … Continua a leggere Il nostro posto nel mondo