Melville, «Moby Dick»: la bianchezza della balena

L’eccezionale meditazione costituita dal capitolo 42 del capolavoro di Herman Melville, “Moby Dick”, è uno dei momenti più metafisici di una delle narrazioni più metafisiche nell’intera storia della prosa mondiale. Qui il dato emotivo è trasceso e sussunto in una nuova oggettività: il cosmetico spirituale è la luce, del mondo, della mente, del cosmo. Traduzione di Cesare Pavese. Continua a leggere Melville, «Moby Dick»: la bianchezza della balena

L’editor Pavese, più interessato ai classici e ai saggi che ai romanzi

di Mario Baudino Un approfondimento, ricco di aneddoti, dedicato al lato meno noto di Cesare Pavese dove, in parallelo con la propria scrittura, lo si vede intento a organizzare quella degli altri dalla scrivania di una casa editrice, l’Einaudi degli inizi. Allora come ora, un editor di narrativa poteva avere ogni tanto la tentazione di ribellarsi. Se poi si chiamava Cesare Pavese, immensa capacità di … Continua a leggere L’editor Pavese, più interessato ai classici e ai saggi che ai romanzi

Cogli la rosa (se sei capace di non pungerti)

di Terry Passanisi Riguardo sempre con un dolce fremito “L’attimo fuggente”, film di Peter Weir con lo strepitoso Robin Williams nel ruolo del professor Keating, insegnante di letteratura capace di forgiare anima e corpo degli imberbi liberi pensatori suoi allievi. La sceneggiatura originale (premiata con l’Oscar del 1990, se ben ricordo) ha la felice intuizione di dissacrare l’opera critica – inventata ma, in realtà, ispirata a un … Continua a leggere Cogli la rosa (se sei capace di non pungerti)