Mishima

da Redazione Downtobaker

mishima

Riprendiamo, da un bel post social, questa sintesi biografica dello scrittore giapponese, capace di esprimere perfettamente la vera essenza del Giappone e della sua cultura feudale che, alla fine del XX secolo, rimaneva ancora vivissima.

“La bellezza, le cose belle, sono ormai miei nemici mortali.”
Yukio Mishima

“25 novembre 1970. Quartier generale della base militare di Ichigaya, a Tokyo. Yukio Mishima – uno dei più importanti scrittori e intellettuali giapponesi del ’900 – si uccide facendo seppuku, il tradizionale suicidio per sventramento.

Pochi minuti prima, con l’aiuto di quattro membri del Tatenokai (l’associazione paramilitare da lui fondata nel 1968), aveva preso in ostaggio il generale a capo della guarnigione, e aveva incitato inutilmente i soldati dello Jietai (le Forze armate di autodifesa) alla ribellione contro la progressiva «occidentalizzazione » della nazione nipponica, una ribellione che aveva come scopo la restaurazione dell’autorità imperiale e della potenza militare giapponese. Henry Scott Stokes, inviato del «Times» a Tokyo e amico intimo di Mishima, fu l’unico occidentale a poter assistere alle varie fasi del processo che ne seguì, ed è da questo avvenimento che il giornalista prende spunto per narrarci la vita di un personaggio straordinario. Romanziere, saggista, autore teatrale, attore e regista, cultore di arti marziali e di body building, Yukio Mishima è stato un artista affascinante e discusso (anche a causa della sua malcelata omosessualità), nonché lo scrittore giapponese più conosciuto e tradot Leggi tutto…

In Giappone c’è una parola per descrivere chi accumula nuovi libri

da Redazione Downtobaker Spesso finiamo con il comprare libri che non riusciamo mai effettivamente a leggere. In Giappone esiste una parola per descrivere questo fenomeno: “Tsundoku“. Deriva dall’unione di due lemmi diversi: “tsunde” (cioè ‘impilare cose’) e “Oku” (ossia ‘lasciare lì per qualche tempo’). In realtà, come riporta il sito Quartz, un gioco di parole ha fatto sì che prima “Oku” diventasse “Doku” (cioè ‘lettura’) … Continua a leggere In Giappone c’è una parola per descrivere chi accumula nuovi libri

‘L’arte di buttare’, dal Giappone due libri per liberarci di ciò che non ci serve più – Il Fatto Quotidiano

di Ludovica Scarpa Le cose sono troppe, sempre. Ci opprimono. Sono stalker, ci perseguitano; hanno un’anima e ci osservano, dagli scaffali, pronte a saltarci addosso. Anzi ci sono già addosso, ci tolgono l’aria per respirare. Sono un’ossessione. E aumentano! Come forse ogni oppressore, in realtà soffrono: soffrono di venir ammassate in armadi, scatole, scatoline e scatoloni; soffrono di non venir usate, di non venir toccate, … Continua a leggere ‘L’arte di buttare’, dal Giappone due libri per liberarci di ciò che non ci serve più – Il Fatto Quotidiano

I giapponesi si liberano degli oggetti inutili per ritrovare il senso delle cose – Megumi Lim – Internazionale

di Megumi Lim Il monolocale di Fumio Sasaki a Tokyo è così severo che gli amici lo paragonano a una stanza per interrogatori. Sasaki possiede tre camicie, quattro paia di pantaloni, quattro paia di calze e pochi altri oggetti. Il problema non sono i soldi. Ha 36 anni, lavora in una casa editrice e ha compiuto una scelta di vita consapevole, unendosi a un numero … Continua a leggere I giapponesi si liberano degli oggetti inutili per ritrovare il senso delle cose – Megumi Lim – Internazionale