da redazione

Federico García Lorca viene fucilato alle 4:45 del mattino del 18 agosto 1936 dai fascisti, perché di sinistra e omosessuale, e gettato in una tomba senza nome a Fuentegrande de Alfacar nei dintorni di Víznar, vicino a Granada, sulla strada che va da Víznar a Alfacar. Il suo corpo rimane sepolto in una fossa comune anonima da qualche parte in questi luoghi, nel comune di Alfacar. Lo ricordiamo con alcune delle sue poesie estive più ispirate.
Eco
Dischiuso s’è già
il fiore dell’aurora.
(Ricordi
il fondo della sera?)
Il nardo della luna effonde
il suo freddo aroma.
(Ricordi
lo sguardo d’agosto?)
**
Come son pesanti i giorni
Come son pesanti i giorni,
A nessun fuoco posso riscaldarmi,
non mi ride ormai nessun sole,
tutto è vuoto,
tutto è freddo e senza pietà,
ed anche le care limpide stelle
mi guardano senza conforto,
da quando ho appreso nel mio cuore,
che anche l’amore può morire.
**
Notte d’estate
L’acqua della fonte
suona il suo tamburo
d’argento.
Gli alberi
tessono il vento
e i fiori lo tingono
di profumo.
Una ragnatela
immensa
fa della luna
una stella.