La bellezza salverà il mondo?

Nel romanzo «L’idiota» si dice che il principe Myškin abbia pronunciato la famosa frase, ma quando qualcuno (il giovane Ippolit) gliene chiede conferma, ad alta voce, quasi prendendolo in giro per l’ingenuità della frase e attribuendola alla sua condizione di innamorato: «È vero, Principe, che Lei una volta ha detto che la bellezza salverà il mondo?» Continua a leggere La bellezza salverà il mondo?

Clarice Lispector: il fascino di Marlene Dietrich, la penna di Virginia Woolf

«Non l’ho mai intrapresa (la carriera di scrittrice, n.d.r.). Io non sono una professionista, scrivo solo quando voglio. Sono una dilettante e conto di continuare ad essere una dilettante. Professionista è colui che ha un obbligo verso se stesso di scrivere o verso un altro. Adesso conto di non essere una professionista per mantenere la mia libertà». Continua a leggere Clarice Lispector: il fascino di Marlene Dietrich, la penna di Virginia Woolf

Le solite cose (non sospette) che salvano il mondo

di Terry Passanisi

mafalda

Scommetto “my two cents” che questo articolo, da qualcuno in particolare, sarà etichettato come buonista; definizione che oggi si spende e si porta un po’ su tutto.

Parliamoci chiaro: In Italia, nel 2017, è ancora permesso a taluni quotidiani nazionali di professare la Reductio ad Hitlerum, con titoli e articoli a dir poco surreali e sgradevoli fondati sul più losco razzismo. Anzi no: fosse almeno quello, sapremmo che chi li congegna non è una marionetta al soldo di un potente in cerca di vantaggi politici. A fronte dello spregio che alcuni (presunti) giornalisti fanno dell’informazione e della cronaca, provo a rispondere. Perché, sotto sotto, il problema più grande è proprio questo: avere persa la bussola, tutti, grazie al gioco delle tre carte di un sistema più grande di chi l’ha generato, e gestito, per sete di potere e ambizione, nondimeno l’ignoranza più bieca dell’attuale classe dirigente. Perché i corsi e i ricorsi storici avrebbero già dovuto insegnarle qualcosa, per l’appunto, su qual è la colpa di ignorare – o fare finta di ignorare – quello che la Storia ha già giudicato.

Come si affronta tutto questo? Guardando e passando? Girandosi dall’altra parte e turandosi il naso? Scopriremmo l’acqua calda e le ovvietà più alla portata di mano, se provassimo a proporre una soluzione, come si deve fare dopo essersi indignati? Ci accorgeremmo, tanto per darci un riferimento più prossimo e attuale possibile, che, per esempio, già due esimi intellettuali dei nostri tempi avevano preconizzato certe derive e già proposto adeguate soluz Leggi tutto…

Leggere nuoce gravemente all’infelicità

di Terry Passanisi

libro

Aldilà della soggettività, che implica sempre accurati approfondimenti specialistici e particolari, è un dato di fatto oltre che scientifico anche pratico: leggere fa bene ad un individuo su infiniti piani, tanto esistenziali quanto organici. Non mi dilungherò nel riportare in questa sede le teorie e gli studi a riguardo; Internet e, soprattutto, un’infinità di affidabili pubblicazioni di divulgazione possono illustrare egregiamente i progressi nel campo delle Neuroscienze, e tanto basti per convincercene. Colgo l’occasione per suggerire di ricuperare e leggere sia Il cervello anarchico di Enzo Soresi che Il sogno di Dostoevskij di Silvano Tagliagambe.

Per questo motivo, per continuare a perseguire la missione della nostra rivista online che, fondamentalmente, si pone quella di trasmettere a più persone possibili la passione per la letteratura, per l’arte e per la cultura (che riassumerei nella Bellezza intesa da Dostoevskij), abbiamo iniziato una piccola campagna di promozione. continua a leggere…