Gérard Genette applicato a Lady Oscar

Valentina Durante indaga il concetto di “soglia” nella teoria di Gérard Genette, di tutti gli elementi verbali e non verbali attorno a un testo. Prendendo in esame la sigla italiana e quella giapponese di “Lady Oscar”, mette in evidenza come le loro parole possano influenzare le percezioni di ascoltatori e spettatori (e lettori), dimostrando l’importanza dei paratesti nella costruzione dei personaggi. Continua a leggere Gérard Genette applicato a Lady Oscar

Piero Colaprico, Le vie della katana

In quest’ampia raccolta di racconti polizieschi c’è da spasimare, ridere e pensare, mentre ci si immerge in tutta la complessità criminale, politica, sociale e psicologica degli ultimi cinquant’anni: la corruzione serpeggiante dalle forze dell’ordine alla politica, il ruolo dei servizi segreti in contesti nazionali e internazionali, la criminalità organizzata nel suo adattarsi al mutare dei tempi, l’immigrazione. Continua a leggere Piero Colaprico, Le vie della katana

La voce italiana di Murakami

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Tra i mestieri più intriganti e delicati del mondo editoriale c’è quello del traduttore. Moltissime sono le qualità che si richiedono a questo professionista: cultura, abilità lessicali e sintattiche, potere di immedesimazione, musicalità, capacità di scrittura, misura. Trasportare una storia e i suoi personaggi in un’altra lingua e in un altro mondo richiede un talento speciale e una grande preparazione.… Continua a leggere La voce italiana di Murakami

Riccardo Zara e I Cavalieri del Re

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Pensate di sentire al telefono, dopo anni, una voce che ha riempito la vostra infanzia. Una voce calda e melodiosa, che cantava ritornelli per voi indimenticabili e raccontava di eroi a cartoni animati con cui siete cresciuti. Grazie a quelle canzoni avete riso, vi siete emozionati, avete pianto, a volte vi siete pure innamorati! Ebbene con quella voce, così familiare… Continua a leggere Riccardo Zara e I Cavalieri del Re

Yayoi Kusama: perdersi e ritrovarsi nell’infinito dell’arte

L’artista giapponese Yayoi Kusama ricorda ancora oggi, a quasi novant’anni di distanza, il sentimento di ansia, la foga artistica con cui provava a terminare i suoi schizzi nel minor tempo possibile, prima che la madre le arrivasse alle spalle e le stracciasse il foglio su cui stava lavorando. Continua a leggere Yayoi Kusama: perdersi e ritrovarsi nell’infinito dell’arte