A proposito di corsivo parlato

Originally posted on Motivi personali:
Nella vicenda del corsivo parlato, molto discussa in questi giorni, l’aspetto che mi piace di più è sicuramente il nome. Chi ha inventato la definizione “corsivo parlato” ha avuto una bella trovata davvero. E’ un titolo suggestivo, evocativo, uno squarcio che potrebbe aprire scenari impensabili: come certi libri o certi film che ti conquistano per il titolo e poi scopri… Continua a leggere A proposito di corsivo parlato

Alba de Céspedes, cuore europeista per la prima guerra d’indipendenza cubana

Alba de Céspedes fu educata sia in italiano che in francese, ma parlava anche l’inglese e lo spagnolo. Lo spagnolo era la lingua dei padri, Cuba il luogo delle memorie familiari che la scrittrice ricostruisce in un intreccio indissolubile con la storia dell’indipendenza dell’isola. Continua a leggere Alba de Céspedes, cuore europeista per la prima guerra d’indipendenza cubana

Ma in poesia si possono usare le parole frigorifero, alluce e resilienza?

Sono ormai due secoli che la poesia italiana, uscita dalla gabbia petrarchesca nella quale l’aveva rinchiusa Pietro Bembo con le sue «Prose della volgar lingua» – un trattato che dettò legge dal 1525, quando fu pubblicato, fino più o meno all’altezza di Leopardi – ha cominciato a prendersi la libertà di usare più o meno tutte le parole disponibili: sia per gioco, sia in tutta serietà. Continua a leggere Ma in poesia si possono usare le parole frigorifero, alluce e resilienza?