Ma in poesia si possono usare le parole frigorifero, alluce e resilienza?

Sono ormai due secoli che la poesia italiana, uscita dalla gabbia petrarchesca nella quale l’aveva rinchiusa Pietro Bembo con le sue «Prose della volgar lingua» – un trattato che dettò legge dal 1525, quando fu pubblicato, fino più o meno all’altezza di Leopardi – ha cominciato a prendersi la libertà di usare più o meno tutte le parole disponibili: sia per gioco, sia in tutta serietà. Continua a leggere Ma in poesia si possono usare le parole frigorifero, alluce e resilienza?

Pordenonelegge, il programma è online con l’annuncio di 45 anteprime e novità

Le anteprime di Edoardo Albinati, Vittorino Andreoli, Oscar Farinetti, Andrea Segrè con Ilaria Pertot, Tullio Avoledo, Massimiiano Ossini, Davide Rondoni, Marta Perego, Davide Toffolo, Antonella Viola Con Federico Taddia. Pordenonelegge festeggia il centenario di Andrea Zanzotto con tre grandi anteprime: la monografia di Andrea Cortellessa e due volumi dedicati alle traduzioni e alle poesie disperse del poeta di Pieve di Soligo. E ricorda il poeta Mario Benedetti con un volume inedito, ricco di contributi. Continua a leggere Pordenonelegge, il programma è online con l’annuncio di 45 anteprime e novità

La cultura umanistica: un’arma carica di futuro

Secondo la filosofa Martha Nussbaum, il sistema scolastico è ormai guidato da prospettive prettamente utilitaristiche, motivo per cui gli studenti vengono generalmente incoraggiati verso carriere universitarie di tipo tecnico-scientifico, di norma considerate più redditizie: nel contesto di una società globalizzata e perlopiù dominata da un paradigma economico di tipo neoliberista, molti stati nazionali concedono sempre meno alle arti e agli studi umanistici. Continua a leggere La cultura umanistica: un’arma carica di futuro

Sullo stato della lingua italiana

di Antonio Prete Negletta, priva d’odore, la lingua.Scialba, gracile, sterpo di ramaglia,incerto balbettio, accenno, faglia che lacera del pensiero la tela.Ignora i gradi del sentire, comel’azzurro svari nel giorno, non svelané declina il dominio ampio del nome. Prigioniera della trionfante imago,perde grazia, precisione, finezza,si stempera nell’inerte, nel vago, non dispiega del mondo la bellezza,si versa in pioggia di tweet, d’esseemmesse,In assenza del quia e del … Continua a leggere Sullo stato della lingua italiana